mercoledì 7 aprile 2021

Proposta per una Zona 30 nel quadrante di Piazza Alessandria, Roma

Pubblichiamo la proposta elaborata con il Tavolo Tecnico Zone 30 istituito dal Municipio II e presentata durante l'incontro pubblico del 24 marzo per avviare un percorso di partecipazione con il territorio. La proposta per intero sarà pubblicata sul sito del Municipio II e sul sito dell'architetto Umberto Cao.


Gli ambiti della proposta

La riqualificazione ambientale che proponiamo è finalizzata allo sviluppo e alla promozione della mobilità “dolce”, per garantire più alti standard di vivibilità urbana e di sicurezza stradale; una maggiore qualità del contesto urbano; una riduzione del traffico veicolare privato e il conseguente impatto sull’ambiente, incentivando gli spostamenti a piedi. La disciplina di circolazione limita il traffico veicolare di attraversamento, considera la precedenza generalizzata per i pedoni e comprende all’interno aree a traffico limitato o pedonali.
L’intero quadrante sarà destinato a zona 30, ma con interventi diversificati.

La sintesi della proposta

La parte che va da viale Regina Margherita sino a Piazza Alessandria sarà ristrutturata con il rifacimento delle carreggiate stradali secondo la tipologia tradizionale che prevede un dislivello tra superfici pedonali (marciapiedi) e carreggiate veicolari; ci dovranno essere raccordi negli incroci (detti orecchie) per evitare la sosta in curva e marciapiedi più ampi laddove necessario. Invece la parte terminale che va da Piazza Alessandria sino a corso D’Italia (da Porta Pia a Piazza Fiume) dovrebbe essere ristrutturata con una tipologia stradale innovativa, ma già ampiamente diffusa (il termine tecnico è woonerf), che non prevede dislivello tra marciapiede e carreggiata, ma un piano unico con una particolare attenzione ai materiali, preferibilmente lapidei. Questa tipologia di strada è destinata soprattutto ai pedoni con transito veicolare lento, limitato a residenti, commercianti e veicoli di emergenza; il Piano Generale del Traffico Urbano di Roma (PGTU) chiama queste strade “Zone a Traffico Pedonale Privilegiato” (ZTPP). Nell’intero quadrante si prevedono una nuova illuminazione, alberature e arredi. In definitiva un ambito urbano riqualificato con le caratteristiche che abbiamo descritto corrisponde alla definizione che si dà di Isola ambientale.
Si disincentiverà la sosta selvaggia e si costruiranno percorsi pedonali per garantire la piena accessibilità alle persone con mobilità ridotta.

La proposta nel dettaglio

All’interno del quadrante la circolazione veicolare già oggi è a senso unico su tutte le strade. Si propone di invertire il senso di marcia di via Brescia, via Bergamo e via Mantova per evitare il più possibile l’attraversamento veicolare della zona 30 lasciando però ai mezzi di carico/scarico del mercato la possibilità di accesso (e di rientro) sia da via Savoia che da via Nomentana. Il sistema funzionerebbe con due percorsi tangenti la piazza, il primo da via Mantova con opzione in uscita via Alessandria oppure via Bergamo-via Brescia. Il secondo da via Messina con opzione in uscita via Alessandria oppure via Ancona. (vedi sotto)


Il fronte del Mercato Nomentano che guarda a sudovest (verso Corso d’Italia) liberato dalle auto in sosta e unificato al trattamento di via Bergamo e via Alessandria dovrebbe essere dedicato essenzialmente ai movimenti degli utenti del mercato. Pedonalizzato almeno nelle ore di apertura, questo lato della piazza avrà molto spazio libero, ma vi potrebbero ancora trovare posto i banchi ambulanti opportunamente sistemati. Il fronte opposto che guarda a nordest, verso viale Regina Margherita, invece, dovrebbe essere dedicato principalmente al movimento di merci e addetti; l’accesso dei mezzi di carico/scarico sarà tangente, di entrata e uscita immediata. A ridosso del mercato saranno previsti stalli per il carico e scarico merci. Sui fianchi corti del Mercato troveranno posto stalli di parcheggio per disabili, mezzi di soccorso e Polizia Municipale, ma eventualmente utilizzabili anche per il parcheggio di furgoni.
Le strade con nuove caratteristiche tecniche, ovvero senza dislivello tra marciapiedi e parte carrabile (woonerf) sono quelle evidenziate nei disegni con i colori gialli e tratto rosso (per intendersi, via Bergamo, via Alessandria lato sud-ovest, vie Ripa, Pagliari e Paoletti e lato sud-ovest di piazza Alessandria); le strade a carreggiata tradizionale con marciapiedi e cigli disegnati in conformità con gli stalli di parcheggio e i raccordi curvi negli incroci corrispondono alle altre comprese nel quadrante di progetto, inclusa via Ancona. In definitiva si viene a creare un sistema continuo che dal Mercato aggancia la piazzetta pedonale dell’Ex Peroni e scorre lungo via Alessandria e via Bergamo concludendosi su Corso d’Italia, con due piazzette davanti piazza Fiume e piazza di Porta Pia.








La proposta è strutturata in fasi, per permettere una sua realizzazione graduale e realistica. L'avvio del percorso partecipato, che ci auguriamo sia proficuo e rapido, è appena avvenuto. In seguito alla pubblicazione sul sito del Municipio II della proposta completa e di un riferimento e-mail per inviare ulteriori critiche e miglioramenti, saremo disponibili per continuare a lavorare e migliorare all'ipotesi al fine di realizzarla il prima possibile.

Eventuale ampliamento della riqualificazione

La proposta troverebbe una sua completezza con la risistemazione di Piazza Fiume e del traffico veicolare su Corso d'Italia, ambito non di competenza del Municipio II ma che darebbe ad essa forza e senso, garantendo una valorizzazione anche dello straordinario patrimonio storico delle Mura Aureliane e dando sfogo al passaggio pedonale grazie a una grande piazza liberata dalle auto. Questa ipotesi aggiuntiva è visualizzabile interamente a questo link.

Le criticità esaminate e i vantaggi

Lo scenario si propone come una risposta alle numerose criticità presenti nel quartiere: la sosta selvaggia, la mancanza di accessibilità per l’occupazione permanente di incroci, strisce pedonali, scivoli; l’intenso traffico di attraversamento; la mancanza di spazi sociali e di verde; la crisi delle attività commerciali; gli spazi pedonali mancanti anche alla luce delle nuove esigenze scaturite dall’emergenza da coronavirus.
La sicurezza stradale deve essere una priorità: il numero di morti in strada e di incidenti è molto alto nella capitale; soltanto nel 2019 abbiamo assistito a 12.271 incidenti con morti e feriti, 1.852 con investimento di pedoni, 131 morti (dati ISTAT). La quasi totalità degli incroci e degli scivoli (quando esistenti) è interessata dalla sosta selvaggia. Auto e moto sulle strisce, sui marciapiedi, sugli incroci. I percorsi pedonali accessibili sono inesistenti o con dislivelli; i marciapiedi sono solo lo spazio risultante dalle carreggiate e dai parcheggi. I percorsi sono discontinui. La città di Roma si distingue per un altissimo numero di veicoli privati confrontato con le altre città italiane ed europee (623 ogni 1000 abitanti, 911 per gli abitanti in età per guidare), che sono parcheggiate per più del 90% del tempo, occupando spazio.
Di contro, si rileva che a seguito di incidenti con investimento a 50 km/h ci sono solo 40% di probabilità di salvezza, a 30 km/h più del 90%, e che nelle Zone 30 gli incidenti si riducono di due terzi.

La proposta, che integra principi applicati in isole ambientali, zone 30, zone a traffico pedonale privilegiato (ZTPP), si applica alla conformazione di una zona circoscritta, delimitata dalla viabilità principale, in cui prevale la funzione residenziale. Particolari regole di circolazione e “ostacoli” fisici limitano le velocità eccessive e scoraggiano l’attraversamento. I percorsi pedonali sono privilegiati (rialzi, precedenze). Le carreggiate stradali sono condivise e spesso “piane”, cioè allo stesso livello tra marciapiedi e corsia di marcia: si passa dalla separazione all’integrazione e convivenza delle diverse componenti del traffico, fino alla totale condivisione degli spazi stradali tra pedoni, ciclisti e veicoli a motore. I materiali utilizzati sono di qualità; gli interventi favoriscono la permeabilità della città offrendo spazio al verde. La soluzione, applicata in numerosissimi esempi in tutto il mondo, raggiunge l’obiettivo di assicurare la priorità al passaggio pedonale, reso sicuro e continuo, e garantisce la sicurezza stradale.

I vantaggi sono numerosi: da quelli ambientali e sociali (minor traffico, inquinamento, rumore; più sicurezza; più piacevolezza e socialità; incentivo agli spostamenti attivi; stimolo all’autonomia dei bambini; più spazio per il verde e più permeabilità del suolo; delimitazione chiara delle carreggiate) a quelli economici (aumento di valore degli immobili e notevole aumento del fatturato delle attività commerciali e ristorative). Lo provano numerosi studi realizzati su pedonalizzazioni e Zone 30 in Italia e nel mondo.

Il Tavolo Tecnico Zone 30

Questa proposta è nata da considerazioni generali che hanno accomunato gli uffici di Roma Capitale (Assessorato alla Città in Movimento, Agenzia Roma Servizi per la mobilità, Dipartimento Mobilità e Trasporti) al Municipio II (Presidenza del Municipio, Assessorato ai Lavori Pubblici, Presidenza C.P.P. ai LL.PP, Presidenza C.C.P. alla Mobilità) al fine di individuare soluzioni innovative per la promozione della mobilità e la valorizzazione di ambiti urbani.
La Presidenza del Municipio II nel novembre 2019 ha costituito un Tavolo Tecnico (Tavolo Zone 30) che ha preso in esame il documento redatto dall’assessorato ai LL.PP. del Municipio II Prot.143978 in data 15/10/2018 indirizzato all’Assessorato alla Città in Movimento, Agenzia Roma Servizi per la mobilità, Dipartimento Mobilità e Trasporti, Gruppo Parioli di Polizia Roma Capitale e Direzione Tecnica Municipio II, che riportava il verbale della riunione del 03/10/2018 con l’indicazione di 13 possibili ambiti di attuazione di Zone 30. Dopo una prima riunione sono state individuati 6 ambiti nei quali sarebbe possibile l’avvio di proposte di zone 30: quadrante Porta Pia; quadrante Piazza Caprera; quadrante San Lorenzo; quadrante Coppedè; quadrante Villa Chigi; quadrante Villa Grazioli. In una successiva riunione è stato deciso di avviare uno studio preliminare sull’area definita di Piazza Alessandria, parte del quadrante più ampio già indicato come quadrante Porta Pia.

Link di approfondimento




Le slide del Circolo Legambiente Mondi Possibili:


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